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CORSO P.F.T.

comprende ben 3 BONUS

PARTENZA FLUIDA MATTEONI

La strategia che ho ideato in 15 anni di personali ricerche permette la partenza più fluida dell'arma verso il piattello random della Fossa Olimpica del 90% in più rispetto ai tradizionali sistemi per ottenere questo tipo di fluidità durante la fase iniziale dell'azione di tiro
Molti tiratori alle prime armi e non, per l’emozione, tendono a muoversi troppo presto, rimanendo poi spiazzati nel momento del tiro, il bersaglio deve invece essere individuato visivamente, 
quindi seguito con massima fluidità di movimento.  
Errori comuni capitano a causa di una sbagliata lettura della traiettoria di volo del piattello, in questa situazione il tiratore si fa sorprendere ed il movimento avviene a “SCATTI” e fuori controllo. Le cause più comuni sono l’assenza di concentrazione: quando pensi a qualcosa e la mente conscia prende il controllo (se pensi non vedi). Mentre chiamiamo il piattello e pensiamo ad altro, non vediamo l’uscita del piattello e quando ce ne rendiamo conto è troppo tardi.

IL MOVIMENTO MATTEONI

L’articolo intitolato “Il Movimento Matteoni” è stato pubblicato sulla famosa rivista di settore “Armi Magazine” del mese di Maggio 2018.

Vuoi imparare il “MOVIMENTO MATTEONI” il movimento che permette un miglioramento del 90% sulla fluidità , velocità e ampiezza della rotazione del tronco mantenendo l’equilibrio del 100% durante il movimento in rotazione.

Vuoi migliorare la rotazione del tronco aumentando la sua ampiezza di movimento.

Vuoi migliorare l’equilibrio durante la rotazione per acquisire stabilità e precisione durante il tiro di imbracciata.

LA RUOTA DEL TIRATORE

 

Mettere insieme ciò che eri con quello che sei diventato vuol dire crescere.

(James L. Brooks)

 

TI Capita di sentirti insoddisfatto del tuo stato attuale come tiratore?

Vorresti cambiare ma non sai da dove iniziare

Ti senti spesso al punto di partenza ma non riesci a venirne fuori?

 

LA RUOTA DEL TIRATORE è uno strumento potente che ti permette di valutare nel dettaglio i vari aspetti tecnici, suddividendo la tua RUOTA nelle diverse aree tecniche e valutando quali sono quelle che meriterebbero maggiore attenzione.

È un esercizio molto utile, perché ti dà una percezione visiva immediata di come vanno le cose, mettendo in evidenza sia le aree tecniche che funzionano sia quelle che hanno bisogno di essere migliorate.

Perché per colpire anche solo un Piattello in più, è importante che ci sia il giusto equilibrio in ogni ambito tecnico personale.

La ruota del tiratore permette di analizzare ed auto-valutare il momento che stai vivendo relativamente ad alcune aree tecniche ritenute strategiche.

Compilare la ruota del tiratore significa definire dove sei, per pianificare con accuratezza dove vuoi andare e chi vuoi diventare come tiratore.

È importante perché soltanto noi stessi, e nessun altro meglio di noi, possiamo sapere da dove siamo partiti e abbiamo la percezione se il punto in cui siamo arrivati ci soddisfa, e quanto ci soddisfa.

Il bello è che sono sufficienti davvero pochi minuti per trarre ogni volta nuovi spunti di miglioramento.

 

MENTAL COACH PERCORSO PARTE MENTALE

 

CONCENTRAZIONE P.F.T. A CHI è RIVOLTO:

Ti è mai capitato di pensare “Ok sto vincendo, sì ce l’ho fatta” e poi trovarti nell’ultimo posto?

 

spingi troppo, perché pensi al traguardo e ad un certo punto la tua mente inizia a auto-sabotarti con pensieri negativi?

 

Non bisogna guardare al risultato ma al qui ed ora per essere vincenti.

 

Il cervello quando si applica su un input per volta dà la sua performance migliore.

In questo video voglio parlarti di quelle che sono le dinamiche mentali che sono alla base della concentrazione e di come il METODO P.F.T riesce ad essere un potente supporto per te per sviluppare e aumentare la Concentrazione in allenamento e in gara.

Chiedere ad un atleta di essere concentrato non è sufficiente per ottenere la massima concentrazione... bisogna allenarla!

Parto col darti una precisa definizione di Concentrazione:

La concentrazione é la capacitá di svolgere un determinato compito, affrontare una performance o una gara, indirizzando i propri sforzi su una determinata azione che si sta compiendo.

E un processo cognitivo della mente che permette di selezionare determinati stimoli ambientali, ignorandone altri.

La concentrazione è influenzata dalle emozioni, dalle convinzioni e dalle abitudini, può fare la differenza nel VINCERE o PERDERE.

È questo il motivo per cui si tratta di un'abilità che può e deve essere allenata.

Una volta definita meglio la parola Concentrazione (di cui si parla sempre più spesso, senza essere sufficientemente chiari e specifichi),

La possibilità di sviluppare una migliore concentrazione "subisce il nostro tempo', siamo nel secolo in cui la soglia di attenzione è molto bassa

ed è costantemente infastidita da molteplici fattori,anche e soprattutto tecnologici (internet, chat, social network )

Nello sport come nella vita, questi elementi influenzano negativamente la concentrazione.

A questo punto, diventa assolutamente importante

avere un Metodo per allenarla.

 

La mente è indubbiamente uno strumento che è importante tu riesca a controllare coscientemente.

Però è assurdo pensare di riuscire a utilizzare efficacemente questo strumento se prima non sappiamo come funziona.

Quando comprendiamo il come ed il perché della mente, quando conosci i suoi diversi funzionamenti, puoi controllarla, allora e solo allora la mente si trasforma in uno strumento utile e perfetto.

E per avere comprensione bisogna conoscere esattamente i meccanismi della nostra mente, senza questo tipo di conoscenza non ci sono stimoli al lavoro e quindi non c'è avanzamento.

voglio parlarti dI COME PUOI allenare la tua concentrazione nel tiro a volo attraverso il Metodo Matteoni P.F.T.

Quando si parla di concentrazione bisogna parlare prima di tutto ATTENZIONE SELETTIVA.

L'attenzione selettiva consiste nella capacità di selezionare una parte degli stimoli in entrata e sottoporli ad un'elaborazione accurata, mentre la parte restante degli stimoli viene elaborata solo parzialmente e in modo più superficiale.

Di solito, scegliamo di prestare maggiore attenzione alle informazioni che risultano rilevanti per l'attività che intendiamo svolgere e che sono utili al raggiungimento degli scopi che ci siamo prefissati, attraverso l'attenzione volontaria e indirizzata.

Affinché l'attenzione selettiva perduri nel tempo si deve parlare di attenzione sostenuta ossia la capacità di mantenere l'attenzione sugli stessi stimoli per tutto il tempo necessario all'esecuzione di un compito, che in nel tuo caso sarà l'azione di tiro.

per raggiungere il miglior risultato sportivo è fondamentale portare tutta l'attenzione sul gesto tecnico per focalizzare tutta l’attenzione solo ed esclusivamente sugli strumenti necessari a raggiungere l'obiettivo finale.

Grazie al metodo PFT

ti puoi dedicare , ad un’attività per volta suddividendole in blocchi di azione.

E qui entrano in gioco i fotogrammi.

L'azione di tiro viene suddivisa in 3 fotogrammi

Su cui il tiratore riesce a portare la sua attenzione

selettiva volontaria in successione visiva.

Durante la successioni di queste immagini memorizzate dal tiratore, l'azione di tiro si trasforma in un potente strumento di attenzione selettiva e sostenuta nel tempo, piattello dopo piattello il tiratore svilupp

 

a e migliora la sua concentrazione portando tutta la sua attenzioni a determinati stimoli visivi che lo aiutano a preparare e creare l'azione di tiro in modo sistematico ed efficace.

 

Nel 1° fotogramma il tiratore visualizza il momento migliore per ottenere la partenza fluida

 

Nel 2° Fotogramma il tiratore seguirà la traiettoria del piattello

 

Nel 3° Fotogramma il tiratore avrà l'immagine della posizione del mirino sul bersaglio.

 

Gli studi fatti sull'attenzione e la concentrazione mi hanno permesso di dirigere la mente dei miei atleti verso

 

L'ATTENZIONE VISIVA CHE PERMETTE AL TIRATORE DI SUDDIVIDERE IN 3 IMMAGINI L'INTERA AZIONE DI TIRO.

 

CONTATTAMI E TOCCA CON MANO TUTTI GLI EFFETTI POSITIVI DELLA PRATICA DEL METODO MATTEONI P.F.T.

 

LO STATO DI FLOW A CHI E' RIVOLTO:

 

Vuoi conoscere i meccanismi dello Stato di Flow o stato di flusso , lo stato mentale in cui lo sportivo si trova totalmente assorto nell’attività che sta svolgendo in cui il tempo vola , e azioni pensieri e movimenti si succedono l’un l’altro senza fermarsi.

Vuoi imparare a raggiungere uno stato emotivo positivo caratterizzato dal coinvolgimento totale dell’attività che stai realizzando mantenendo un livello di concentrazione assoluto.

Vuoi Conoscere i meccanismi mentali per entrare nello Stato di Flow sentendoti in armonia con le tue abilità?

Vuoi imparare a creare il giusto equilibrio tra aspettative e abilità allontanando la paura di fallire incrementando in modo naturale il tuo risultato?

Quando un uomo siede vicino ad una ragazza carina per un’ora, sembra che sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa accesa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

(Albert Einstein)

 

Hai mai sperimentato in allenando o in gara , di vivere internamente una sensazione di benessere,e appagamento durante l'azione di tiro?

 

Tutto ti viene facile, il tempo perde importanza, sei piacevolmente focalizzato, ti senti motivato e invincibile.

Quando ti succede questo, ti trovi in quello che Csíkszentmihályi definisce “stato di flow”, ovvero uno stato di flusso, in cui sei profondamente immerso in quello a cui ti stai dedicando, immune alla maggior parte delle distrazioni, e il tempo scorre senza che te ne accorgi.

È una questione scientifica che ha a che fare con le nostre competenze, Si tratta di quella sensazione che anche tu hai provato almeno una volta in gara dove eri talmente concentrato ,che quando hai tirato all'ultimo piattello ti sembrava ancora di avere altri piattelli da fare, ti giri a Guardare il tabellone e come per magia vedi un fantastico e meritato 25/25.

Quando Comprendi come questa cosa avviene, ti aiuta a rendere coinvolgente ogni attività a cui ti dedichi.

Lo stato di flow è connesso al nostro livello di intenzione. Csíkszentmihályi definisce intenzione l’atto di concentrare la nostra attenzione in un’azione o su un obiettivo.

Di conseguenza, lo stato di flow è direttamente proporzionale alla capacità e alla difficoltà che un’azione od obiettivo richiede.

Quando sei in gara, hai bisogno di tutta la tua attenzione su ciò che stai facendo, per evitare di mancare anche un solo piattello.

quando il tiratore entra nello Stato di flusso avviene quella che viene chiamata distorsione temporale in cui anche un'ora può essere percepita nella mente del tiratore come se fossero passati pochi minuti.

Questo perché siamo pienamente coinvolti, abbiamo bisogno di tutte le nostre competenze e l’obiettivo da raggiungere è sfidante al punto giusto.

Quando abbiamo a che fare con attività che non richiedono il nostro impegno e non sono difficili da completare, il tiratore è privo di interesse e attenzione verso quello che sta facendo, quindi facilmente cadrá nella noia.

Se invece il tiratore si deve impegnare per raggiungere un obiettivo molto al di sopra della sua portata, allora il tiratore percepirá una condizione di forte stress.

Se però le competenze sono all'altezza del obiettivo del tiratore, allora sarà rilassato, perché è vero che si dovrà impegnare, ma è anche consapevole che raggiungerá il risultato con più facilità.

Per trovare lo stato di flow abbiamo due strade. Una ci porta ad aumentare gradualmente la difficoltà dell’attività a cui ci stiamo dedicando, quando essa è troppo semplice, trasformandola così in una sfida stimolante e raggiungibile.

quando le tue competenze sono ben consolidate, ti senti più in controllo della situazione e allora con molta probabilità puoi raggiungere lo stato di flusso.

Quanto più la sfida diventa complessa e il risultato meno scontato, allora entrerai più facilmente in una condizione di forte stress.

L’altro modo per raggiungere quello stato in cui siamo così tanto coinvolti da perdere la cognizione del tempo è aggiungere competenze che abbiamo a quelle necessarie.

Questo ci permette di passare dall’ansia di non avere le competenze richieste al senso di controllo e Autoefficacia .

Lo stato di Flow o di flusso è uno stato emotivo positivo.

Quando si è in questo stato, la persona si trova totalmente assorta in una attività di suo gradimento in cui il tempo vola e azioni, pensieri e movimenti si succedono l’un l’altro senza fermarsi.

Questo stato emotivo positivo, è caratterizzato dal coinvolgimento totale nell’attività che si sta realizzando, in cui nulla sembra più importare, mantenendo un livello di concentrazione assoluto.

Così in questo stato hai il totale controllo sull'Azione di tiro, provi grande soddisfazione poiché l’esperienza è in sé piacevole, non importando in quel momento né le avversità né i problemi che possono presentarsi.

Tutto te stesso si trova concentrato su quel compito, utilizzando e portando le tue destrezze e abilità fino al più alto grado di espressione in termini di performance ottimale.

Ma è qualcosa che esiste da sempre ed è descritto anche nella pratica della meditazione.

Lo stato di Flow riguarda ogni momento della nostra vita. Si tratta di qualcosa che, inevitabilmente, si realizza nel presente, nella nota espressione “qui ed ora”.

L'obiettivo del tiratore diventa l'attenzione al momento presente ossia quelle azioni concatenate che lo portano piattello dopo piattello alla sua mèta.

Se cerchiamo il Flow l’attenzione inevitabilmente andrà sul viaggio piuttosto che sulla meta. Ma senza una meta, ovviamente, non esiste viaggio per raggiungerla.

Generalmente ogni individuo è in grado di decidere su cosa vuole concentrare la propria attenzione.

Tuttavia, quando si è in stato di flusso si è completamente assorbiti nell’azione e, senza prendere coscientemente una decisione, si perde la consapevolezza di tutte le altre cose: tempo, persone, distrazioni e persino esigenze fisiologiche. Ciò si verifica perché tutta l’attenzione è occupata da quella particolare azione e non ne resta per le altre attività, pur necessarie.

Csikszentmihalyi individua le 3 competenze fondamentali che permettono di entrare nello stato di flusso.

1)Obiettivi chiari: le aspettative e le modalità di raggiungimento sono chiare.

 

2)Competenza Tecnica elevata: il soggetto dispone di un alto livello tecnico e quindi un'elevata Autoefficacia percepita.

 

3)Bilanciamento tra sfida e capacità: l’attività non è né troppo facile né troppo difficile per il soggetto.

 

Lo psicologo ungherese individua inoltre le 5 sensazioni percepite dall'atleta che denotano la presenza in lui dello stato di Flow .

 

1)Concentrazione totale sul compito:

la concentrazione e l’impegno sono massimi. L'atleta è talmente assorto nell’azione che raggiunge

un alto grado di concentrazione in un limitato campo di attenzione (non ragiona più su passato e futuro ma solo sull'azione presente).

 

2)Perdita dell’autoconsapevolezza: il soggetto è talmente assorto nell’attività da non preoccuparsi del suo ego.

 

3)Distorsione del senso del tempo: si altera la percezione del tempo. Non si rende conto del suo scorrere.

 

4)Senso di controllo: la percezione di avere tutto sotto controllo e di poter dominare la situazione.

 

5)Piacere intrinseco: l’azione dà un piacere intrinseco, fine a se stesso (esperienza autotelica).

 

Posso citare personalmente situazioni di allenamenti e gare in cui ho visto i miei atleti perdere il senso del tempo o fare di nuovo il giro della pedana anche se avevano già fatto 25 piattelli perché totalmente immersi nell'azione di tiro.

Lo stesso mi è accaduto come agonista durante competizioni particolarmente sentite, o durante alcune intense e lunghe sessioni di allenamento, sembra non esistere nient’altro che l’esperienza in sé, ogni altro pensiero va sullo sfondo, e la piacevolezza dell’esperienza riempie tutta l’attenzione cosciente.

Come Istruttore Federale F.I.T.A.V e Trainer Coach, insegno ai miei atleti ad ottenere prima in allenamento e poi in gara, questo particolare stato che permette di raggiungere elevate prestazioni di tiro.

 

 

LA MEDITAZIONE APPLICATA AL TIRO A VOLO “IL TIRO ZEN”

Vuoi conoscere le tecniche della meditazione e toccare con mano i suoi effetti per sviluppare ai massimi livelli la concentrazione durante la prestazione sportiva portando la tua mente nel "qui ed ora"

ed essere totalmente focalizzato sulla tua prestazione di tiro senza interferenze esterne così permettendoti di entrare nella famosa "Bolla" durante la performance sportiva.

 

IL TIRO ZEN E MEDITAZIONE

SCOPRI IL TUO POTENZIALE CEREBRALE.

 

E’ UNA QUESTIONE DI ONDE

 

Creare un intervallo “senza mente” nel quale sei fortemente presente e consapevole di non pensare.

– Eckhart Tolle

 

Quante volte ci capita di tirare al tiro a piattello convinto di “scaricare” un po’ di tensione e uscirne ancora più stressato e stanco?

e ancora parti da casa per andare ad allenarti ma poi durante l'allenamento , avverti una sensazione di nervosismo e stress per alcune cose successe il giorno prima o preoccupazioni per i giorni a seguire.

 

IN QUESTO VIDEO VOGLIO PARLARTI DELL'IMPORTANZA DELLA MEDITAZIONE NEL TIRO A VOLO E DI COME TALE DISCIPLINA GENERA CAMBIAMENTI POSITIVI NELLO SPORT E NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI, RESTA CON ME FINO ALLA FINE PERCHÉ IN tuFONDO A QUESTO VIDEO TI SPIEGO UNA TECNICA DI MEDITAZIONE MOLTO SEMPLICE MA POTENTE PER PERMETTERTI DI PRATICARE LA MEDITAZIONE FIN DA SUBITO.

 

Pratico la mediazione ogni giorno da qualche anno e ne ho trovato beneficio fin dai primi momenti sia per quanto riguarda lo sviluppo della concentrazione durante la gara sia nell'affrontare le situazioni di stress che a volte la vita ti mette davanti.

La meditazione è concentrarsi sul qui e ora, senza ansie, preoccupazioni e pensieri superflui. Meditare significa godersi l’attimo presente e disciplinare la tua mente a staccarsi dal suo turbinio di pensieri inutili e preoccupazioni.

Non c’è nulla di magico se non il fatto che ti stai dedicando finalmente del tempo di qualità.

La Meditazione è uno strumento potente che trasforma biologicamente lo stress in equilibrio e felicità, che guida il tuo cervello dallo stato frenetico beta, allo stato tranquillo e rilassato Alpha.

Quindi, invece di secernere eccessivi ormoni dello stress, il tuo cervello è cullato dalla frequenza associata alla serotonina, un neurotrasmettitore associato a sentimenti di benessere e felicità e Vengono rilasciate anche endorfine che generano sensazioni di benessere.

Culla la tua mente portandola in uno stato positivo e rilassato. Così puoi continuare la tua giornata sentendoti incredibilmente meglio di quanto non ti sentissi solo pochi minuti prima.

Per capire meglio come funzionano le nostre onde cerebrali immagina di sprofondare in un sonno assoluto (fase Delta) e di risvegliarti poi dolcemente (fase Theta), rimanendo a sonnecchiare in dormiveglia (fase Alpha) prima di alzarti. Una volta in piedi, mentre cominci a pensare alle attività della giornata (fase Beta), ti arriva un’intuizione, un’idea che risolve un problema che ti assilla da tempo (fase Gamma).

Il nostro cervello, in quanto organo elettrochimico, è come un circuito elettrico.

Questa intensa attività elettrica è stata registrata grazie all’impiego di uno strumento di misurazione, l’elettroencefalogramma (EEG), il quale ha rivelato l’esistenza di cinque diversi tipi di schemi elettrici o “onde cerebrali” che attivano, attraverso la corteccia, differenti attività neuronali.

 

L’attività cerebrale viene classificata in 5 categorie principali di onde:

 

Delta, Theta, Alpha, Beta e Gamma,

 

La capacità del nostro cervello di diventare flessibile e passare attraverso varie frequenze cambiandole a seconda del contesto, gioca un ruolo importante nella qualità della nostra vita perché condiziona il modo di comportarci più o meno rilassati rispetto alle varie situazioni in cui saremo impegnati

 

Ogni tipo di onde cerebrali ha una frequenza misurabile.

Come una radio, il tuo cervello è sempre sintonizzato su una frequenza principale.

E questa frequenza ha molto a che fare con lo stato mentale / emotivo che stai vivendo – come quando sei attento, sotto stress o rilassato.

In ogni stato, il tuo cervello innesca naturalmente il rilascio di specifici neurotrasmettitori e ormoni. Queste sono sostanze chimiche naturali del tuo corpo che hanno funzioni positive o negative.

Ad esempio, quando sei preoccupato, stressato o, le tue onde cerebrali si trovano nell’intervallo di

frequenze Beta alto.

Questa è la gamma in cui il tuo corpo rilascia gli ormoni legati allo stress: adrenalina, cortisolo e norepinefrina.

Nel mondo di oggi con stress elevato, con così tanti impegni e responsabilità, è più importante che mai rallentare e RILASSARSI.

Migliaia di persone hanno preso in mano le redini della loro felicità praticando la meditazione ogni giorno, e anche tu puoi farlo.

Uno studio condotto dalla Emory University di Atlanta ha dimostrato che i partecipanti con più esperienza di meditazione mostrano una maggiore connettività all’interno delle aree del cervello che controllano l’attenzione.

Queste relazioni neurali possono essere coinvolte nello sviluppo di abilità cognitive, come ad esempio mantenere l’attenzione e svincolarsi dalla distrazione.

Agendo sulla riduzione dei livelli di stress, sul miglioramento della concentrazione e sulla consapevolezza di sé, la meditazione può essere di grande aiuto anche per gli atleti, che sempre più spesso la inseriscono all’interno dei propri programmi di allenamento al fine di migliorare il rendimento in gara, tanto negli sport più faticosi e dinamici quanto nei giochi più statici e che richiedono uno sforzo prevalentemente mentale come ad esempio proprio il tiro a volo.

Tra gli illustri che hanno provato sulla propria pelle i vantaggi della meditazione ricordiamo:

l’ex tennista Maria Sharapova, il campione dell’NBA Lebron James,la nazionale neozelandese di rugby degli All Blacks, che a guardarli non immagineresti mai sia così pacifica e dedita alla meditazione pre-partita, Steve Jobs il più visionario businessman della nostra epoca non poteva fare a meno della meditazione per sviluppare le intuizioni. Ha iniziato a meditare a 19 anni, rimanendone fautore per tutta la vita e introducendo corsi di meditazione negli uffici Apple, Clint Eastwood, Madonna, Sting, Mick Jagger, George Lucas sono solo alcuni dei personaggi dello spettacolo che hanno abbracciato meditazione e consapevolezza,per il raggiungimento della serenità e del successo.

 

Ma perché la meditazione puó avere effetti benefici per gli sportivi?

 

Spesso gli psicologi dello sport che preparano atleti di livello, propongono la meditazione per migliorare la prestazione sportiva per 7 motivi.

È presto detto: tali discipline, che educano l’individuo a ricercare il giusto equilibrio tra mente e corpo, possono favorire la concentrazione, il rilassamento e la resistenza, tutti fattori di fondamentale importanza quando si affrontano una gara o un esame difficile.

Mantenere alta la concentrazione prima e durante le sfide sportive, per esempio, è uno dei primi fattori di successo dei grandi atleti, che devono essere in grado di non lasciarsi distrarre né dalle proprie pressioni emotive né da quelle provenienti dall’ambiente esterno, per focalizzare tutta l’attenzione solo ed esclusivamente sull’obiettivo finale.

Meditare aiuta a rilassarsi e ridurre i livelli di ansia e stress consente di vivere in maniera più tranquilla l’evento sportivo, così come le nostre attività quotidiane, riuscendo a mantenere una maggiore lucidità mentale per tutta la sua durata.

Praticare la meditazione, sia prima che durante gare e allenamenti, aiuta , controllare il respiro , aumentando di conseguenza anche la resistenza fisica e mentale allo sforzo.

Perché grazie alla meditazione nello sport, si riesce ad aumentare la soglia dell'attenzione e sostenere allenamenti con più calma ed autocontrollo.

La pratica meditativa costante aiuta a ispessire la materia grigia soprattutto nelle zone responsabili della consapevolezza del proprio corpo, alla base della concentrazione e della capacità decisionale umana.

Recenti studi scientifici americani hanno dimostrato che meditare fa bene prima di tutto al corpo. Questo perché la pratica regolare della meditazione aiuta il rilascio nel corpo di sostanze antinfiammatorie, la pressione sanguigna si abbassa notevolmente e viene rallentato il processo di invecchiamento grazie all’aumento di alcuni enzimi.

Sono tantissimi, ormai, gli atleti anche di fama mondiale che hanno provato sulla propria pelle i vantaggi delle pratiche di meditazione sul proprio rendimento sportivo.

Quindi quando ti senti più frenetico, preso dalla burocrazia, da progetti da consegnare...accanto alla pratica sportiva, dedicati alla meditazione.

Qualunque sia la tua motivazione o il tuo disagio la risposta meditativa ti viene incontro per ritrovare In pochi minuti uno stato di quiete, controllo, e serenità.

OBIETTIVO BEN FORMATO CON ACRONIMO S.P.O.R.T.

 

Vuoi pianificare ogni singola azione e sapere quanti sforzi e quanto tempo impiegherai nel suo raggiungimento.

Vuoi sapere con precisione dove arriverai e quale sarà il risultato che otterrai sapendo come si costruisce un obiettivo ben formato.

Vuoi aumentare l’efficacia dell'allenamento con un'obiettivo ben formato che crea in te la giusta motivazione incoraggiato dall’ambizione di raggiungere la destinazionetanto desiderata.

NON C'È VENTO FAVOREVOLE PER IL MARINAIO CHE NON SA DOVE ANDARE. (SENECA)

 

Riuscire a definire un obiettivo in modo chiaro è il primo passo da compiere per raggiungerlo.

Ci sono però delle caratteristiche che non bisogna sottovalutare, quando lavoriamo ai nostri obiettivi.

Il primo passo, per chi vuole migliorare e raggiungere i propri obiettivi, è scriverli.

Non basta pensarli o dirli ad alta voce, prendi un foglio di carta e scrivi i tuoi obiettivi !!

è di fondamentale importanza!

lascia che ti spieghi cosa significa la sigla S.P.O.R.T. quando si parla di obiettivo ben formato.

 

S = Specifico. Obiettivi generici come “fare bene in questa stagione” non danno grosse istruzioni. Invece un obiettivo specifico, come ad esempio “vincere il campionato italiano di Fossa Olimpica al tiro a volo di Lonato“, indica con maggiore chiarezza cosa c’è da fare. Gli obiettivi devono quindi guidare l’atleta a compiere azioni specifiche in modo da permettergli di esercitarsi con uno scopo preciso.

 

P = Positivo. E’ importante formulare un obiettivo in termini positivi, in altre parole è meglio dire “Voglio essere più rilassato” al posto di dire “Voglio essere meno teso“. Ormai un’infinità di studi testimonia che il nostro corpo e la nostra mente si attivano in modo ottimale quando partiamo con l’idea di realizzare il successo, anziché evitare il fallimento.

 

O = Osservabile. Se il mio obiettivo ha dei parametri osservabili e misurabili potrò prendere coscienza dei progressi che faccio e degli effetti delle mie azioni. Questa consapevolezza è qualcosa di fondamentale: aumenta la fiducia in se stessi e permette di auto-correggersi. Quindi un obiettivo come “Voglio migliorare la percentuale di piattelli colpiti in allenamento dal 50% al 60%, consentirà di avere dei feedback indispensabili per migliorare.

 

R = Raggiungibile. Per mettere in gioco le nostre forze è bene scegliere obiettivi ambiziosi. Tuttavia è anche importante che questi obiettivi siano alla nostra portata, cioè che siano raggiungibili. Infatti una meta che appare difficile stimola il nostro impegno ma l’idea che sia raggiungibile aumenta la motivazione (perchè crea un’aspettativa di successo). In sintesi si può dire che diamo il meglio di noi quando sentiamo di avere il 50% delle possibilità di farcela.

Quindi ad esempio "voglio raggiungere la media di 23/25 piattelli sarà raggiungibile e stimolante se il tuo punteggio sarà già ad una media di 21/25 piattelli colpiti.

 

T = Temporizzato. In un goal setting ottimale un “macro-obiettivo” viene suddiviso in “micro-obiettivi” scadenzati a breve, medio e lungo termine. Il goal setting dovrebbe quindi apparire come una scalinata con l’obiettivo principale in cima e una serie di obiettivi più piccoli via via che si scende, fino ad arrivare alla situazione presente. Questi piccoli sforzi concatenati daranno il ritmo all’azione e ci aiuteranno a essere mentalmente presenti perchè dopo aver completato uno step, sapremo esattamente cosa fare dopo.

 

Perché Prefissarsi Obiettivi?

 

Gli obiettivi aumentano i livelli di prestazioni di circa il 16% Inserire degli obiettivi nel tuo regime di allenamento, può influenzare le tue prestazioni in 4 modi:

 

1. Gli obiettivi offrono una direzione

 

Dirigono il tuo allenamento focalizzando la tua attenzione verso attività relative all’obiettivo e lontano da attività irrilevanti.

Ad esempio, se ti prefissi l’obiettivo di migliorare il movimento fluido durante l'inizio dell'azione di tiro, allora concentrati solamente su questo aspetto tecnico.

Questo approccio ti permette di focalizzarti sugli aspetti più importanti del tuo allenamento e assicurarti che l’allenamento sia efficiente.

 

2. Gli obiettivi offrono riscontri

 

Essi ci permettono di confrontare man mano i nostri risultati, così da permetterti di comprendere i tuoi miglioramenti.

 

3. Gli obiettivi offrono motivazione

 

Gli obiettivi permettono una facile valutazione delle prestazioni e ti permettono di apprendere più cose sulle tue abilità di allenamento che conseguentemente aiutano a sostituire la noia con la sfida, dando la carica!

Man mano che raggiungi i tuoi obiettivi, la motivazione aumenta e paure e tensioni verranno sostituite con concentrazione e fiducia. Questi fattori combinati portano ad un allenamento appagante.

Ad esempio, se in questo momento vuoi raggiungere il punteggio di 23/25, potresti pensare che sia impossibile, specialmente se il tuo punteggio si aggira attorno al 21/25. Prefissandoti l’obiettivo di rompere un piattello in più al mese, puoi rimanere motivano e persistere nel raggiungimento del tuo obiettivo, fino a raggiungerlo.

Prefissare degli obiettivi ben formati, ti permetterà di vedere i progressi verso l’obiettivo a lungo termine, con piccoli obiettivi quotidiani, avendo uno scopo quotidiano e mantenendo la motivazione nel tempo.

 

4. Gli obiettivi permettono lo sviluppo di strategie di apprendimento

 

Una volta prefissati gli obiettivi, l’individuo e l’allenatore possono implementare strategie mirate al raggiungimento degli obiettivi sportivi a breve e lungo termine. Ad esempio, se un tiratore desidera migliorare un punto specifico, l’allenatore potrebbe decidere di fargli svolgere degli esercizi mirati a quello scopo per rendere il programma di allenamento più efficace.

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